Pubblichiamo qui di seguito la nota che Rivediamoitermini, in data 30/12/2016, ha inviato al Commissario straordinario del Comune e, per conoscenza, alla Presidente del Consiglio Comunale, sollecitandone l’attivazione per l’adozione di adeguate iniziative.
L’Associazione spontanea Rivediamoitermini, che da alcuni mesi ha iniziato un percorso di approfondimento e di discussione intorno alle principali problematiche che interessano la nostra città, attraverso questa nota intende sottoporre alla Sua attenzione una questione che riteniamo di grande rilevanza per il futuro del nostro territorio: la dismissione di una parte della centrale Enel.
Come è noto, l’Enel ha inserito da tempo la centrale di Termini Imerese nel novero delle centrali termoelettriche che l’azienda intende dismettere o riconvertire. Più di recente l’Enel ha chiarito quale intende siano le mosse che interessano la centrale Ettore Maiorana:
- Cedere il pontile ed i serbatoi, non più in uso dopo la conversione a metano dei gruppi di produzione.
- Dismettere, quando non sarà più obbligata dall’autorità gestore della rete a mantenerlo come riserva fredda, il gruppo più antico da 320 Mw e relativa ciminiera da 190 mt (gruppo TI41).
Per quanto riguarda il punto 1) si sa che l’Enel ha già ricevuto proposte provenienti da società che operano nel settore della distribuzione di carburanti, miranti ad acquisire il pontile per l’attracco di navi petroliere ed i serbatoi per lo stoccaggio di carburanti destinati alla commercializzazione.
Noi Le manifestiamo tutta la nostra preoccupazione di fronte al verificarsi di un simile evento. Per la nostra città sarebbe un passo indietro di molti anni che ci riporterebbe al periodo in cui l’attracco delle petroliere costituiva un potenziale pericolo per il nostro mare ed un fattore disincentivante per il turismo nautico ed anche per il turismo di terra. La presenza di carburanti nei serbatoi provocherebbe un ulteriore potenziale pericolo ed una sicura fonte di inquinamento a causa della movimentazione di migliaia di automezzi. Per una città che vuole trovare nelle risorse del proprio territorio la chiave per il proprio futuro sarebbe un ulteriore esiziale passo.
Anche il futuro smantellamento del gruppo TI41 e della relativa ciminiera non ci pare come l’unica soluzione possibile. In altri siti l’Enel ha mantenuto i vecchi impianti per trasformarli in percorsi museali o scientifici. Lo stesso potrebbe avvenire per il gruppo TI41 e la parte della centrale non interessata dal processo produttivo (nel recente passato l’Enel ha già smantellato gli originari tre gruppi da 110 Mw).
Noi Le chiediamo, signor Commissario, nella sua qualità di rappresentante istituzionale della comunità termitana, di chiedere all’Enel di aprire urgentemente un tavolo di confronto sul futuro della centrale, ivi compresa la possibilità di un ulteriore potenziamento tecnologico.
Nel suo progetto Futur-e, l’Enel afferma con forza la propria disponibilità a interloquire positivamente con le istanze territoriali rappresentative allo scopo di definire positivi ed accettati processi di dismissione e riconversione delle centrali. Cosa che, per altro, risulta essere stata avviata per la centrale di Augusta, per restare in Sicilia.
Alla Presidente del Consiglio Comunale, cui questa nota è inviata per opportuna conoscenza, chiediamo di informare della stessa i consiglieri comunali e Le sollecitiamo l’adozione di tutte le iniziative che si riterranno opportune.
Nell’allegare alla presente una nota comparsa sul sito della nostra associazione www.rivediamoitermini.it (vedi argomento sul laboratorio cliccando qui) che illustra adeguatamente la problematica che ci occupa, Le manifestiamo la nostra disponibilità a collaborare con codesta Amministrazione qualora lo ritenesse necessario, al fine di affrontare al meglio una questione che, se non risolta bene, potrebbe risultare altamente pregiudizievole per lo sviluppo della nostra città.
Restiamo in attesa di Sue comunicazioni al riguardo.