APPELLO
Siamo cittadine e cittadini di Termini Imerese che da alcuni mesi hanno intrapreso una riflessione comune ed un confronto sulla situazione della nostra città.
Condividiamo innanzitutto una grande preoccupazione per le condizioni attuali, originate da una crisi economica e sociale inedita e profondissima, che ha fortemente segnato la nostra città che appare come avvitata su se stessa e spaesata, priva di tensioni positive, pervasa da una inarrestabile e progressiva scomparsa di identità e di senso della comunità.
L’amministrazione comunale insediatasi nel 2014, che a seguito delle dimissioni del sindaco ha concluso anticipatamente la sua esperienza, si è rivelata debole politicamente e carente sotto il profilo della progettualità e della programmazione, lasciando una situazione amministrativa pesante, segnata nei mesi estivi dalla proliferazione dei rifiuti urbani in ogni angolo del territorio e dal collasso delle finanze comunali.
Allo stesso tempo abbiamo preso atto che se Termini Imerese sta diventando una città brutta, sporca e cattiva, la responsabilità appartiene anche ai suoi cittadini, non solo ai rappresentanti istituzionali e politici. Noi pensiamo che la consapevolezza di ciò e la volontà di occuparsi della città come bene comune debbano diventare elementi forti e condivisi per una stagione di rilancio e di sviluppo civile di Termini Imerese. In questi anni bui imprenditori, cittadine e cittadini, come singoli e più spesso riuniti in associazioni, senza più attendere una istituzione comunale sempre più distratta, hanno assunto iniziative in vari campi, dando vita ad esperienze significative, anche se complessivamente non decisive per arrestare il declino della città.
Una delle chiavi di soluzione della crisi termitana non può che essere data da una nuova stagione di protagonismo civico, che a noi appare oggi come un elemento indispensabile e imprescindibile anche per affermare una buona qualità del governo cittadino.
A tal fine, con questo documento intendiamo rivolgere un appello a tutti i cittadini e le cittadine che avvertono il disagio, che è anche morale, di vivere nella nostra città e ritengono di dovere dare il proprio contributo per modificare l’andazzo delle cose, affinché cessi l’atteggiamento di delega eccessiva nei confronti di coloro che si propongono come protagonisti assoluti della scena politica cittadina e prevalga invece il convincimento di dover assumere nelle nostre mani il destino della città.
Ciò che noi proponiamo non è una contingente mobilitazione in vista della elezioni della prossima primavera. Ciò che noi abbiamo pensato, ben prima che si parlasse di elezioni anticipate, è quello di riunirci e impegnarci in una attività di lunga durata.
Questa attività potrebbe articolarsi intorno a delle iniziative quali:
- La costituzione di un “laboratorio per buone politiche cittadine”, che risponda alla esigenza di avere un luogo di confronto non occasionale e che contribuisca ad elaborare, con il contributo dei cittadini e delle cittadine che vorranno condividerlo, un progetto di città bella e attraente, solidale e accogliente, produttiva di beni, di servizi e di cultura, polo della città metropolitana, nonché ne segua le fasi di attuazione e lo aggiorni periodicamente.
- La realizzazione di un “osservatorio sulla vita amministrativa” che analizzi ciò che si fa e ne informi i cittadini, proponendo anche momenti di dibattito e di partecipazione.
- La creazione di una piattaforma interattiva che aiuti la circolazione delle informazioni e delle idee.
Noi non facciamo appello ad un generico senso civico. Al contrario, pensiamo che il progetto abbia bisogno che vengano indicati un metodo, delle idee, dei valori, per potere articolarsi in una visione con delle linee di azione strategiche, quali:
UNA LEGALITÀ CONDIVISA
Il contrasto doveroso e forte alla criminalità, alla mafia ed alla corruzione, ha bisogno di un clima favorevole tra i cittadini che devono impegnarsi nel rispetto delle regole ed a combattere insieme alla amministrazione ogni forma di abuso, soprattutto i più diffusi e frequenti. La legalità è forte se è condivisa. Coloro che saranno chiamati ad amministrare a tutti i livelli la nostra città devono essere e dimostrare di essere sempre cittadini onesti, senza conflitti di interesse pregiudizievoli, lontani da pratiche di scambio elettorale e politico, dediti al perseguimento del bene comune.
UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA
La partecipazione delle cittadine e dei cittadini alle scelte importanti che riguardano la città, praticamente azzerata in questi ultimi tempi, è invece la base del buon governo della cosa pubblica. La trasparenza degli atti e delle scelte, insieme alla partecipazione costante dei cittadini devono diventare elementi essenziali del metodo di governo. Va sollecitata e organizzata la disponibilità già manifestata da numerosi cittadini ad impegnarsi attivamente nella soluzione di svariati problemi: essa può diventare una grande opportunità per il rilancio della città.
LA CENTRALITÀ DI TERMINI IMERESE
L’attivo coinvolgimento dei cittadini e degli attori sociali è uno dei passaggi obbligati per la ricostruzione della coesione sociale e del capitale sociale, oggi frammentati e dispersi, ma anche per fare si che Termini Imerese sia protagonista di un ritrovato dinamismo territoriale capace di misurarsi con le nuove attuali dimensioni, caratterizzate, tra l’altro, dalla questione euromediterranea, dalla nascita della città metropolitana di Palermo, dalla futura costituzione di una unica autorità portuale per tutta la Sicilia Occidentale. L’idea che si propone è quella di avviare un percorso unico che affianchi, nella ridefinizione di strategie e di progetti atti a generare nuove opportunità di sviluppo sostenibile, la manutenzione del Piano strategico alla variante del Prg e ad un piano di azione sociale che affronti innanzitutto i temi della povertà e della emarginazione.
DALLO SVILUPPO SOSTENIBILE……
Termini Imerese è ancora un “luogo cruciale dello sviluppo” per la Regione e per l’intero Meridione. Le caratteristiche che ha assunto il nostro territorio e le sue attrezzature ne fanno il luogo deputato ad uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità e dalla qualità, che non esclude un possibile futuro industriale, ma lo ricomprende all’interno di un processo di riqualificazione produttiva e territoriale. Alcune direttrici possono essere già qui indicate: la logistica avanzata, che richiede non lo scambio di merci, ma la creazione di valore aggiunto; produzioni ad alto tasso di innovazione tecnologica, specie se legate alla bioeconomia ed alle tecnologie ambientali, alle fonti rinnovabili di energia, alla mobilità sostenibile, sostenute da un investimento decisivo: la realizzazione di un Parco scientifico e tecnologico che deve così diventare un potente attrattore degli investimenti privati. Altri fattori da sensibilizzare sono: la filiera turistica e culturale, in funzione non solo dei beni presenti sul territorio, ma anche di una elevata qualità dell’ambiente e della vita, che diventano veri e propri fattori di crescita; lo sviluppo di una economia della conoscenza che coinvolga il sistema scolastico e formativo.
…….IL LAVORO
Una città senza attività produttive e una comunità in cui scarseggia il lavoro, tendono inevitabilmente ad arretrare, generando anche fenomeni di forte disagio sociale e di devianza. Un territorio che costringe lavoratori e giovani formati ad andare via in cerca di opportunità, perde progressivamente il proprio futuro. Per questo la nascita di nuove occasioni di occupazione, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, la messa a frutto delle tante risorse territoriali e ambientali finora malamente utilizzate, diventano decisive e devono essere messe al centro di ogni futura azione di governo. Il percorso per il rilancio della economia termitana deve partire dalla consapevolezza che la devastante crisi dell’industria ha costituito per la nostra città un ostacolo finora insuperabile. Dobbiamo provare a trasformare questo vincolo in una risorsa per uno sviluppo sostenibile e di qualità, che crediamo sia l’unica prospettiva che può generare lavoro.
UN TERRITORIO AD ALTA QUALITÀ
Realizzare una elevata qualità dell’ambiente è imprescindibile anche per avere una elevata qualità della vita. Qui si impongono scelte decisive: opzione zero per quanto riguarda nuovo consumo di suolo agricolo; interventi di rivitalizzazione del centro storico come sarebbe la creazione di un ecomuseo intorno alle Terme; protocolli che sanciscano il divieto di insediamento di impianti anche solo potenzialmente inquinanti; gerarchia delle quattro R per il trattamento dei rifiuti: “riduzione, riuso, riciclaggio, recupero” nonché adozione di una strategia che punti su una economia circolare; piano della mobilità sostenibile e del traffico; adozione del regolamento per la gestione dei beni comuni da parte dei cittadini; rafforzamento dei parchi urbani e dei luoghi di socialità nelle realtà periferiche; recupero del rapporto con il mare e sua fruizione; Una città bella, vivibile, solidale, dove si sviluppano le conoscenze, che possiede un grande patrimonio architettonico e archeologico, che è sede di qualificati eventi, aumenta enormemente la sua capacità di attrazione.
UNA CITTÀ SOLIDALE
La devastante crisi che ancora stiamo vivendo ha allargato le disuguaglianze sociali, ha provocato un effetto di impoverimento in molti strati della popolazione, ha reso fortissimo il bisogno di coloro che, cittadini e famiglie, vivono oltre le soglie di povertà. Occorre saper rispondere ai bisogni sociali più acuti e trasformarli in elementi di crescita, per questo è necessaria una grande attenzione nella ricerca di risorse finanziarie non sempre sfruttate tutte ed al meglio, l’attivazione di efficaci politiche di inclusione, una buona organizzazione dei servizi sociali, in cui è da valorizzare e da coordinare con intelligenza il ruolo delle organizzazioni del volontariato che in questi anni hanno costituito una grande risorsa per la città.
Infine, noi non possiamo e non vogliamo certamente ignorare che nella prossima primavera si terranno le elezioni comunali, perché esse saranno di grandissima importanza per il destino della nostra città. Noi pensiamo, tuttavia, che la nostra iniziativa, che vuole andare oltre le elezioni, debba dare innanzitutto spazio e respiro alle idee ed alle proposte dei cittadini e ci proponiamo di confrontarci, a tempo debito, con chi, volendo candidarsi all’insegna del più profondo rinnovamento della vita politica cittadina, intenderà fare proprio il nostro progetto e portarlo avanti con impegno, rettitudine, responsabilità. Noi auspichiamo, altresì, che per la individuazione del candidato sindaco si faccia ricorso a metodi che, come le primarie, consentano un’ampia partecipazione democratica alla scelta.